EMDR: che cos’è e come funziona

EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico evidence-based, ideato da Francine Shapiro.
E’ stato approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della Salute nel 2003.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati. (www.emdritalia.it)

L’EMDR è basato sul modello di elaborazione adattiva dell’informazione (AIP) secondo cui le esperienze vengono immagazzinate nella memoria ed elaborate in modo funzionale permettendo alla persona di accedere volontariamente ai ricordi e di utilizzarli in modo costruttivo.

Durante un’esperienza traumatica, invece, le informazioni restano “intrappolate”, scollegate dal resto, mantenendo attive le convinzioni, emozioni e sensazioni fisiche presenti al momento dell’evento traumatico. I diversi aspetti dell’esperienza traumatica possono quindi riattivarsi in modo involontario creando uno stato di disagio alla persona.
Se pensiamo al Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD), il primo per il quale l’efficacia dell’EMDR è stata chiaramente dimostrata, gli individui continuano a rivivere l’evento traumatico come se fosse appena accaduto.
L’EMDR permette di accedere all’esperienza traumatica “non digerita” e stimola il naturale processo di elaborazione delle informazioni consentendo di elaborare l’esperienza traumatica e di renderla adattiva.
Durante l’EMDR alla persona viene chiesto di concentrarsi su l’immagine più traumatica dell’evento rievocando i pensieri negativi che lo accompagnano e le sensazioni fisiche ad esso associate.

emdr intro

L’EMDR è strutturato in un protocollo standardizzato di 8 fasi. La prima fase prevede la raccolta della storia della persona e la formulazione del piano terapeutico. Questa fase è seguita da una fase di preparazione al trattamento durante la quale terapeuta e paziente lavorano insieme sul potenziamento delle risorse necessarie per gestire l’elaborazione dell’evento traumatico.
La fase successiva, è orientata all’identificazione

  • della parte peggiore dell’evento traumatico
  • delle convinzioni negative su di sé legate all’evento
  • delle emozioni e delle sensazioni fisiche
  • del livello di disagio percepito
  • delle convinzioni positive auspicabili
  • del livello di fiducia nelle convinzioni positive.

Durante le fasi successive il terapeuta utilizza la stimolazione bilaterale che permette di desensibilizzare la persona all’esperienza traumatica e rielaborare l’evento e le convinzioni a questo associate per renderle più adattive. Il ricordo traumatico viene elaborato e le convinzioni negative su di sé lasciano il posto a quelle positive.

Dopo una seduta EMDR i pazienti riportano che le emozioni negative e le sensazioni fisiche spiacevoli relative al ricordo traumatico sono scomparse o fortemente diminuite.


Intervista a Isabel Fernandez – EMDR Europe President

 

Salva

Pubblicato in blog

Lascia un commento